domenica 19 ottobre 2008

愛 LA STORIA 愛

Gaara è il figlio del Quarto Kazekage e il fratello minore di Temari e Kankuro. Alla sua nascita gli fu sigillato nel corpo il tasso demoniaco Shukaku per ordine del padre. Fu possibile grazie ad un jutsu operato da una delle anziane del Villaggio della Sabbia, una donna di nome Chiyo. Poiche' era necessario un sacrificio, la madre di Gaara, Karura, venne scelta. Prima di morire, Karura maledisse il villaggio e il suo figlio appena nato, sperando però che un giorno l'avrebbe vendicata.

Il motivo per cui il padre di Gaara gli inflisse quel triste destino era dovuto al fatto che il daimyo di quel territorio stava pian piano indebolendo il villaggio, minimizzando la sua capacita' di difendersi. Addirittura il signore feudale aveva cominciato ad offrire lavoro a diversi villaggi ninja, anziche al suo, quello della Sabbia. Vedendo cosa stava succedendo al suo villaggio, il quarto Kazekage si rese conto che i loro ninja avrebbero dovuto essere di un livello assai superiore, e Gaara sarebbe stato la loro arma segreta.



L'intero villaggio odiava il bimbo e temeva il grande potere rinchiuso nel suo corpo; lo stesso padre, prima di rendersi conto di quanto potesse essere utile, lo voleva morto, e per questo motivo cercò più volte di assassinarlo. Come risultato, Gaara divenne un ragazzo chiuso in se stesso e silenzioso, consumato da un odio profondo per tutti, tranne che per se stesso. Cominciò a provare piacere nell'annientare i diversi sicari mandatigli contro dal padre; alla lunga, uccidere chiunque minacciasse la sua esistenza divenne la sua ragione di vita. La sua insonnia, causata dal fatto che lo Shukaku divorerebbe la sua personalità approfittando delle poche difese durante la fase di sonno, rende Gaara ancor piu' instabile.

Gaara venne addestrato dal padre, ma educato per lo più dallo zio, Yashamaru. Essendo l'ospite dello Shukaku, Gaara aveva un controllo della sabbia quasi istintivo. Per di più, era la sabbia a proteggerlo, rendendolo quasi impossibile da toccare. Per sei anni, l'intero villaggio temette il bambino, fatta esclusione per Yashamaru, che raccontava spesso al nipote di quanto Karura lo avesse amato e voluto proteggere; secondo Yashamaru, era per il forte amore della madre che la sabbia proteggeva sempre Gaara. Per un periodo di tempo, sembrò che Yashamaru fosse l'unica persona a cui importasse del piccolo Gaara. Gli sforzi di Gaara per essere accettato portarono tutti a risultati disastrosi, portando il padre a tramare contro di lui. Gaara era divenuto, negli occhi del Kazekage, un esperimento fallito, e un pericolo troppo grande per gli altri abitanti del villaggio. Cosi', il Kazekage ordinò a Yashamaru di uccidere il bambino. La sabbia lo protesse dagli attachi, e Gaara controbatte' e ferì il sicario mortalmente prima di scoprire che si trattava dello zio.

Rattristato dall'accaduto, Gaara scoppiò in lacrime e corse accanto allo zio, chiedendogli perché avesse tentato di ucciderlo. Yashamaru rivelò così al nipote dell'ordine del Kazekage, e Gaara, sebbene sconvolto, si sforzò di sorridere, e in un sussurro suggeri' allo zio che la motivazione era solo quella, si trattava di un ordine che andava eseguito. Rimase scioccato quando Yashamaru emise un flebile dissenso. Infatti, nonostante avesse cercato di amare Gaara, lo aveva sempre odiato perche' aveva strappato la vita della sua amata sorella, Karura, la madre di Gaara. Rivela anche l'origine del suo nome: "un Asura che ama solo se stesso"
. Prima di morire, si aprì la giacca rivelando degli esplosivi, e le sue ultime parole furono: "Ti prego, muori." Gaara pero' sopravvisse ancora una volta protetto da uno scudo di sabbia.

Stando a Yashamaru, Karura aveva maledetto il Villaggio della Sabbia per l'aver usato lei e il suo piccolo bambino come, rispettivamente, sacrificio e arma, ma aveva in aggiunta maledetto anche Gaara per il dolore che le inflisse. Dopo essersi reso conto che nessuno lo aveva mai amato, ne la madre, ne lo zio, Gaara utilizzo la sua sabbia per imprimersi sulla fronte un kanji, ("Amore") per ricordarsi sempre che lui era "un Asura che ama solo se stesso". Questa fu l'unica occasione in cui la sabbia non lo protesse dal ferirsi, e probabilmente la prima volta che sanguino'. Per i seguenti sei anni, Gaara rimase l'obiettivo di molti sicari mandato dal Kazekage, ma riuscì a salvarsi ogni volta. Partecipa poi all'esame di selezione dei Chunin, e qui dimostra tutte le sue abilità. Dopo vari episodi c'è lo scontro decisivo con Naruto, che vede vincitore quest'ultimo. Gaara si ravvede su tutto il suo passato e capisce che la vera forza nasce dall'amicizia. Il villaggio della Sabbia diviene quindi alleato del Villaggio della Foglia e vede molto spesso i ninja dell'uno e dell'altro villaggio in azioni di cooperazione. Nella seconda serie del manga Gaara è divenuto Kazekage del suo villaggio. Con il ruole che ora riveste riesce finalmente a farsi amare dal suo villaggio e a instaurare un rapporto di vera fratellanza con la soretta Temari ed il fratello Kankuro.

Rapito dall'associazione Alba, e morto dopo l'estrazione del Demone Tasso, viene liberato da Naruto e poi risuscitato dalla stessa donna che, anni prima, gli aveva inserito il mostruoso demone nel corpo.

L'espressiose sul viso del giovane Gaara ormai è serena e sorridente, non come nella prima parte della sua vita, e scopre, al suo risveglio, che tutto il Villaggio della Sabbia lo ama e gli è riconoscente per averlo protetto fino all'ultimo. Nonostante l'estrazione del demone i poteri di Gaara restano invariati, forse perchè donatigli dalla madre.

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