domenica 19 ottobre 2008

愛 LA SUA FAMIGLIA 愛

TEMARI

Temari è la primogenita del Quarto Kazekage, sorella e compagna di squadra di Gaara e Kankuro. Porta sulla schiena un enorme ventaglio, che usa come potente arma ninja. E' specializzata nel combattimento a distanza, e oltre ad essere tra le ragazze più affascinanti del manga si è dimostrata molto intelligente e calcolatrice in grado di valutare freddamente la situazione, anche se non è allo stesso livello di Shikamaru Nara.

Temari si preoccupa per i suoi fratelli e la gente del proprio villaggio, ma ha la tendenza ad essere abbastanza crudele verso i propri avversari. Temari è molto più vicina a Kankuro che a Gaara di cui ha molta paura, anche se certe volte si preoccupa per lui e lo aiuta nelle difficoltà, come anche suo fratello Kankuro...anche se non ha molta simpatia per Gaara, con cui comunque migliorerà i rapporti crescendo. Shikamaru, dopo aver assistito al suo stile di combattimento ritiene che sia ancora più terrificante di sua madre.

Temari ha uno strano rapporto di amicizia (che potrebbe evolversi in qualcosa di più) con Shikamaru Nara. Temari ammira molto il ninja della foglia, soprattutto dopo aver notato che le abilità strategiche di Shikamaru sono superiori alle sue (stessa cosa per il pigro Nara che è rimasto colpito dalle abilità di Temari); i due sono spesso visti insieme, e tra loro usano un tono molto confidenziale; Temari prima di ripartire per Suna organizzati gli esami dei chunin a Konoha dice a Shikamaru che secondo lei sarebbe un ottimo Jonin se solo si impegnasse per diventarlo, queste parole sembrano suscitare qualcosa in Shikamaru.

Dopo il salto temporale la ritroviamo con il grado di Jonin come ambasciatrice del Villaggio della Sabbia, con l'incarico di messaggera tra Suna e Konoha e di organizzatrice degli esami Chunin insieme a Shikamaru Nara. Temari sarà anche a capo assieme a Kankuro, del gruppo che andrà al salvataggio di Gaara ed in aiuto di Konoha.

Temari combatte con il suo ventaglio gigante sul quale sono stampati tre cerchi viola equamente distanziati che chiama "astri" (nella serie italiana "soli"). Normalmente inizia a combattere con il ventaglio chiuso e rivela gli astri uno ad uno fino a mostrarli tutti e tre ( tuttavia nel manga non si fa accenno a questa particolarità del ventaglio). Per ogni astro mostrato, il ventaglio aumenta di potenza e, quando tutti e tre gli astri sono visibili, può utilizzare la tecnica delle Lame di Vento. Temari è anche in grado di generare vortici, tornadi, usare il ventaglio come mezzo di trasporto volante e anche chiamare, spargendo il suo sangue sul ventaglio, una donnola che genera raffiche di vento potentissime.

KANKURO


Kankuro è il secondo figlio del Quarto Kazekage e fratello maggiore di Gaara; nella prima serie ha 14 anni ed è rimasto anch'egli segnato dalle tragedie della sua famiglia. Senza madre, con un padre freddo ed autoritario ed un fratello instabile che teme e per questo odia, egli intrattiene rapporti esclusivamente con la sorella Temari.

Kankuro a causa della sua difficile situazione familiare ha imparato sin da piccolo a badare a se stesso e, sempre per lo stesso motivo, si mostra come un ragazzo cinico e pungente per nascondere l'odio verso il padre e la paura del fratello. Kankuro migliorerà il rapporto col fratello durante il salto temporale di due anni e mezzo, diventando un suo fidato collaboratore alla guida del villaggio come Jonin. Nonostante la scorza da duro, Kankuro ha in realtà un cuore d'oro. Infatti, quando il fratello viene rapito da Deidara egli si preoccupa tanto da non riuscire ad agire razionalmente. I due fratelli sono molto più uniti: Kankuro arriva al punto di farsi avvelenare nel tentativo di salvare il fratello.

Kankuro è l'unico marionettista che non appartiene al clan della Sabbia Rossa, e dopo gli ormai defunti Chiyo e Sasori è il miglior marionettista della sabbia. Le sue tecniche si basano sull'utilizzo di tre marionette: Kuroari, Karasu e Sanshuo, costruite dal marionettista per eccellenza, Sasori della Sabbia Rossa. Kuroari è una marionetta fatta per imprigionare l'avversario, mentre Karasu è una marionetta per l'attacco, riempita completamente di armi cosparse di un potente veleno; Sanshuo invece è una marionetta progettata per la difesa, in grado di resistere anche alla potenza di una frana. Kankuro riesce a manovrare le marionette con dei fili di chakra che riesce a staccare e riattaccare con grande facilità. La sua mossa più forte è la tecnica nera segreta: colpo finale con cui intrappola il nemico con Kuroari e lo trafigge da tutti i lati con le armi di Karasu.

Come tutti i marionettisti del clan della sabbia rossa è indifeso o quasi a breve distanza e nel corpo a corpo, ma sviluppa una paurosa potenza utilizzando le sue marionette, concepite come armi letali ricche di punteruoli, lame nascoste, arpioni e veleni, di cui è un buon esperto. In ogni sua apparizione in una nuova saga Kankuro cambia i segni dipinti sul volto.

愛 IL VILLAGGIO DELLA SABBIA 愛

Il villaggio della sabbia, è uno dei cinque grandi villaggi ninja dello scenario di Naruto. Questo villaggio è situato in un luogo quasi inospitale, circondato dal deserto, e costantemente invaso da tempeste di sabbia. Il Kazekage (capo, nonché il ninja più forte del villaggio della sabbia) di questo villaggio era il padre del temutissimo Gaara. Scopo degli abitanti della sabbia, sotto il Quarto Kazekage era quello di attaccare e distruggere il villaggio della foglia per diventare il villaggio più forte e temuto di tutti gli altri e per far cessare il periodo di pace, aprendo di nuovo il periodo di ostilità tra i villaggi ninja. Appena il Quarto è morto Gaara è divenuto il nuovo Kazekage e ha ristretto l'alleanza con Konoha (il Villaggio della Foglia).


I CINQUE GRANDI VILLAGGI NINJA

VEDUTA AEREA DEL VILLAGGIO DELLA SABBIA

愛 LA MITICA ANFORA 愛

Gaara porta sempre con se un'enorme anfora, dietro la schiena...bene l'anfora, nonostante il suo notevole peso, è il recipiente con cui il giovane ninja può portare sempre con sé la sua arma più micidiale, la sabbia.

愛 GAARA VS NARUTO...INFANZIE AL CONFRONTO 愛

GAARA

- Ha vissuto la sua infanzia in completa solitudine;
- Gaara si convince che può conservare e confermare la sua esistenza uccidendo tutti quelli che la minacciassero, e come sua caratteristica predominante si nota una forma di esistenzialismo;
- Gaara non ebbe mai nessuno, quindi non conosce il significato di combattere per una persona che non sia lui stesso;
- tentò di conquistare l'amicizia dei coetanei mantenedo un atteggiamento positivo, allegro ed amichevole;
- Gaara si chiude sempre più in se stesso.


NARUTO
- Ha vissuto la sua infanzia in completa solitudine;
- Naruto giunge alla conclusione che scherzare e rendersi ridicolo lo porterà presto alla tanto desiderata attenzione;
- Naruto ben presto diviene amico di Iruka e poi del Team 7 guidato da Kakashi;
- tentò di conquistare l'amicizia dei coetanei mantenedo un atteggiamento positivo, allegro ed amichevole;
- Naruto riesce nel suo intento.

愛 IL TATUAGGIO DI GAARA 愛

Tutti si saranno chiesti, almeno una volta, cosa significa l'ideogramma che Gaara porta sulla fronte. Bene significa "AMORE".

Andiamo a vedere di trovare una spiegazione: Gaara sin da piccolo sapeva di essere odiato da tutto il villaggio ed infatti era schivato da tutti gli altri bambini che lo temevano e non volevano farci amicizia; il suo unico conforto era sapere che anche se non aveva una madre c'era sua zia che gli voleva bene. Sfortunatamente, un giorno l'adorata zia tentò di ucciderlo, e lui, una volta scoperto l'intrigo, senza riuscire a controllare i suoi poteri di demone, la uccide; il piccolo si arrabbia così tanto con il mondo intero che si marchia sulla fronte la parola "AMORE" giurando che vivrà solo per AMARE se stesso e per uccidere tutti coloro che gli intralceranno la strada.


愛 IL DEMONE TASSO 愛

Shukaku e' un vecchio spirito del deserto, incarnazione della sabbia, protettore del Villaggio della Sabbia. Tempo fa venne rinchiuso in un'antica reliquia ma, il nobile KazeKage ( capo del villaggio della sabbia, l' equivalente dell' hokage) grazie alle sue arti magiche fece possedere il figlio appena nato, Gaara del deserto, dal demone con lo scopo di usare il figlio un giorno come arma segreta contro chiunque avesse minacciato il villaggio della sabbia. Tutto procedeva secondo i piani del KazeKage fin quando Gaara non compì sei anni e, a causa della sua instabilità emotiva e della sua enorme potenza, il capo del villaggio decise che Gaara doveva essere eliminato, perché era diventato perfino più forte di lui. Dai sei anni in su la vita di Gaara fu un vero inferno, segnata dai continui tentativi di assassinio da parte di vari ninja inviati dal padre, tra questi anche suo zio. Grazie alla difesa totale che gli forniva il demone attraverso uno scudo di sabbia, Gaara riesce sempre a sconfiggere chiunque si metta sulla sua strada

Questo speciale potere consiste nel controllare perfettamente la sabbia, che può usare a suo piacimento, sia come arma di difesa, sia come arma di attacco, un esempio e’ la tecnica che lui chiama funerale del deserto, che consiste nell’avvolgere l’avversario integralmente con la sabbie, in modo da formare un bozzolo, e poi schiacciarlo al suo interno comprimendo la sabbia. In caso di agguati o attacchi a sorpresa, la sabbia si dispone a difesa di Gaara, in modo autonomo cioè senza il volere di Gaara, avvolgendolo completamente, inoltre un sottilissimo strato di sabbia, forma una speciale armatura che protegge tutte le parti del corpo di Gaara, da ogni attacco.

Però c'è sempre un lato negativo. Infatti il medium che ospita il demone, non deve mai dormire, altrimenti questo rischia di perdere completamente il dominio su se stesso ed il demone prende il sopravvento.

愛 LA STORIA 愛

Gaara è il figlio del Quarto Kazekage e il fratello minore di Temari e Kankuro. Alla sua nascita gli fu sigillato nel corpo il tasso demoniaco Shukaku per ordine del padre. Fu possibile grazie ad un jutsu operato da una delle anziane del Villaggio della Sabbia, una donna di nome Chiyo. Poiche' era necessario un sacrificio, la madre di Gaara, Karura, venne scelta. Prima di morire, Karura maledisse il villaggio e il suo figlio appena nato, sperando però che un giorno l'avrebbe vendicata.

Il motivo per cui il padre di Gaara gli inflisse quel triste destino era dovuto al fatto che il daimyo di quel territorio stava pian piano indebolendo il villaggio, minimizzando la sua capacita' di difendersi. Addirittura il signore feudale aveva cominciato ad offrire lavoro a diversi villaggi ninja, anziche al suo, quello della Sabbia. Vedendo cosa stava succedendo al suo villaggio, il quarto Kazekage si rese conto che i loro ninja avrebbero dovuto essere di un livello assai superiore, e Gaara sarebbe stato la loro arma segreta.



L'intero villaggio odiava il bimbo e temeva il grande potere rinchiuso nel suo corpo; lo stesso padre, prima di rendersi conto di quanto potesse essere utile, lo voleva morto, e per questo motivo cercò più volte di assassinarlo. Come risultato, Gaara divenne un ragazzo chiuso in se stesso e silenzioso, consumato da un odio profondo per tutti, tranne che per se stesso. Cominciò a provare piacere nell'annientare i diversi sicari mandatigli contro dal padre; alla lunga, uccidere chiunque minacciasse la sua esistenza divenne la sua ragione di vita. La sua insonnia, causata dal fatto che lo Shukaku divorerebbe la sua personalità approfittando delle poche difese durante la fase di sonno, rende Gaara ancor piu' instabile.

Gaara venne addestrato dal padre, ma educato per lo più dallo zio, Yashamaru. Essendo l'ospite dello Shukaku, Gaara aveva un controllo della sabbia quasi istintivo. Per di più, era la sabbia a proteggerlo, rendendolo quasi impossibile da toccare. Per sei anni, l'intero villaggio temette il bambino, fatta esclusione per Yashamaru, che raccontava spesso al nipote di quanto Karura lo avesse amato e voluto proteggere; secondo Yashamaru, era per il forte amore della madre che la sabbia proteggeva sempre Gaara. Per un periodo di tempo, sembrò che Yashamaru fosse l'unica persona a cui importasse del piccolo Gaara. Gli sforzi di Gaara per essere accettato portarono tutti a risultati disastrosi, portando il padre a tramare contro di lui. Gaara era divenuto, negli occhi del Kazekage, un esperimento fallito, e un pericolo troppo grande per gli altri abitanti del villaggio. Cosi', il Kazekage ordinò a Yashamaru di uccidere il bambino. La sabbia lo protesse dagli attachi, e Gaara controbatte' e ferì il sicario mortalmente prima di scoprire che si trattava dello zio.

Rattristato dall'accaduto, Gaara scoppiò in lacrime e corse accanto allo zio, chiedendogli perché avesse tentato di ucciderlo. Yashamaru rivelò così al nipote dell'ordine del Kazekage, e Gaara, sebbene sconvolto, si sforzò di sorridere, e in un sussurro suggeri' allo zio che la motivazione era solo quella, si trattava di un ordine che andava eseguito. Rimase scioccato quando Yashamaru emise un flebile dissenso. Infatti, nonostante avesse cercato di amare Gaara, lo aveva sempre odiato perche' aveva strappato la vita della sua amata sorella, Karura, la madre di Gaara. Rivela anche l'origine del suo nome: "un Asura che ama solo se stesso"
. Prima di morire, si aprì la giacca rivelando degli esplosivi, e le sue ultime parole furono: "Ti prego, muori." Gaara pero' sopravvisse ancora una volta protetto da uno scudo di sabbia.

Stando a Yashamaru, Karura aveva maledetto il Villaggio della Sabbia per l'aver usato lei e il suo piccolo bambino come, rispettivamente, sacrificio e arma, ma aveva in aggiunta maledetto anche Gaara per il dolore che le inflisse. Dopo essersi reso conto che nessuno lo aveva mai amato, ne la madre, ne lo zio, Gaara utilizzo la sua sabbia per imprimersi sulla fronte un kanji, ("Amore") per ricordarsi sempre che lui era "un Asura che ama solo se stesso". Questa fu l'unica occasione in cui la sabbia non lo protesse dal ferirsi, e probabilmente la prima volta che sanguino'. Per i seguenti sei anni, Gaara rimase l'obiettivo di molti sicari mandato dal Kazekage, ma riuscì a salvarsi ogni volta. Partecipa poi all'esame di selezione dei Chunin, e qui dimostra tutte le sue abilità. Dopo vari episodi c'è lo scontro decisivo con Naruto, che vede vincitore quest'ultimo. Gaara si ravvede su tutto il suo passato e capisce che la vera forza nasce dall'amicizia. Il villaggio della Sabbia diviene quindi alleato del Villaggio della Foglia e vede molto spesso i ninja dell'uno e dell'altro villaggio in azioni di cooperazione. Nella seconda serie del manga Gaara è divenuto Kazekage del suo villaggio. Con il ruole che ora riveste riesce finalmente a farsi amare dal suo villaggio e a instaurare un rapporto di vera fratellanza con la soretta Temari ed il fratello Kankuro.

Rapito dall'associazione Alba, e morto dopo l'estrazione del Demone Tasso, viene liberato da Naruto e poi risuscitato dalla stessa donna che, anni prima, gli aveva inserito il mostruoso demone nel corpo.

L'espressiose sul viso del giovane Gaara ormai è serena e sorridente, non come nella prima parte della sua vita, e scopre, al suo risveglio, che tutto il Villaggio della Sabbia lo ama e gli è riconoscente per averlo protetto fino all'ultimo. Nonostante l'estrazione del demone i poteri di Gaara restano invariati, forse perchè donatigli dalla madre.